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Ricevimento

Il ricevimento si terrà nel principesco Palazzo Brancaccio.

Palazzo Brancaccio è l'ultimo palazzo del Patriziato Romano costruito nel cuore della città eterna e situate sulle antica mura romane del Colle Oppio presso la Dumus Aurea dell'Impero di Nerone e le Sette Sale, tra il Colosseo e la splendida Basilica di Santa Maria Maggiore. La principessa Mary Elisabeth Field, moglie americana del Principe Salvatore Brancaccio, nel 1879 commissionò agli architetti Gaetano Koch e Luca Carimini la costruzione del palazzo che proseguì sino al 1912, nel mezzo di un bellissimo parco naturale tra i ruderi, fontane e piante secolari immerse nel verde. Nel parco è situata l'incantevole Casina del Laghetto, ricca di affreschi per opera di Francesco Gray mentre all'interno del Palazzo predominano le Splendide Sale da banchetto dove Mary Elisabeth Field organizzava delle sontuose feste da ballo in onore della nobiltà romana e del Re Umberto di Savoia. Le stesse sale dal 1969 sono state completamente ristrutturate. All'angolo inferiore, su un terreno di proprietà Brancaccio, fu costruito nel 1916 il Teatro Morgana (poi Teatro Politeama Brancaccio) su progetto dell'ingegner Carlo Sacconi. Una leggenda popolare vuole che la torre di Mecenate (la stessa torre ove Nerone, circa 2000 anni prima vedette estasiato l'incendio di Roma che secondola tradizione storica romana egli stesso appiccò) è stata inglobata nel palazzo stesso. Altre sale ospitano il Museo Nazionale d'Arte Orientale.

Per approfondimenti visitate il sito www.palazzobrancaccio.com


Ci sono sette sale tra cui la più suggestiva quella degli arazzi, quella più romantica delle Vestali dove tra l'altro venne girato "Vacanze Romane  " (al posto del bancone c'era il letto dove nel film dormiva la Hepburn), il Salone di Gala e il salone degli Angeli.

Vacanze Romane 

Cerimonia

Quello che vedete è l'ingresso principale della basilica San Martino ai Monti che si trova su viale di Monte Oppio.

Questa chiesa ha origini antiche come dimostrano i resti di affreschi e mosaici conservati nella cripta, le colonne di marmo che la dividono in tre navate e che, forse, provengono dalla prima chiesa costruita nel V secolo d.C.. Sulla fiancata laterale della chiesa, in via Equizia, si vedono blocchi di tufo e murature di epoca romana che vengono generalmente identificati con il titulus equitii di cui parla la tradizione. La chiesa fu edificata infatti sul titulus (casa privata dove si riunivano i cristiani per pregare) di un uomo di nome Equitius. La parte posteriore della chiesa con l'abside del IX secolo chiude su un lato la piazza di San Martino ai Monti. L'aspetto attuale della basilica si deve ai restauri compiuti nel 1600 con i bei soffitti in legno e le decorazioni in stucco.